- I migliori prestiti per i dipendenti pubblici
- Le procedure per accedere al Piccolo prestito NoiPA
- I tempi per la concessione del credito proposto da Inps
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Cosa sapere sui prestiti Inps, come e chi può richiederli
Ottenere un prestito è più semplice se si possiedono le garanzie richieste. Nel caso dei dipendenti pubblici e dei pensionati Inps il procedimento è semplificato.
Infatti l’istituto previdenziale e i canali istituzionali della Pubblica Amministrazione mettono a disposizione soluzioni su misura per i propri dipendenti.
Non sempre è facile districarsi tra le maglie della burocrazia. Per questo il nostro articolo offre una visione d’insieme oltre al confronto tra i prestiti migliori sul mercato.
Qui spieghiamo:
- Cos’è il Piccolo Prestito NoiPA
- Come accedere al credito concesso da Inps
- Quali sono i tempi e le modalità di accredito
Continua a leggere per saperne come richiedere un Prestito NoiPA.
Perché usare un comparatore prima di chiedere un prestito
I prestiti Inps sono concessi ai dipendenti pubblici che si affidano a questo canale privilegiato per finanziare i propri acquisti.
Si tratta di un sistema efficace di erogazione del credito che permette ai dipendenti di contare su condizioni più vantaggiose di prestito. La marcia in più deriva dalla garanzia della stabilità dell’impiego pubblico.
In breve, l’Inps eroga prestiti ai dipendenti pubblici come gli impiegati del Gruppo Poste Italiane, le singole amministrazioni, gli enti come la scuola, gli uffici pubblici, e così via.
I dipendenti pubblici rappresentano in generale la categoria ottimale di lavoratori per i finanziatori privati che sono più inclini a concedere un prestito grazi alla garanzia dell’impiego statale.
In questo contesto possiamo ricordare che tutti i pensionati, non importa se pubblici o privati, possono fare ricorso alla cessione del quinto per ottenere un prestito. Il finanziamento viene erogato da istituti bancari o società finanziarie in regime di convenzione e Inps applica una trattenuta sulla pensione che versa direttamente all’istituto creditore. In questo caso l’Istituto di previdenza sociale non è parte del contratto, ma rappresenta un importante vantaggio per chi intende ottenere un anticipo di liquidità dalla banca.
In alternativa a Inps e il NoiPA, i dipendenti pubblici hanno un accesso facilitato ai diversi canali per ottenere prestiti. Lo stesso vale per i pensionati entro una certa soglia d’età, di solito 75 anni.
Il comparatore di LoanScouter permette di scoprire quali entità finanziarie concedono prestiti speciali pensati su misura per queste categorie di clienti.
Per avere un quadro completo delle soluzioni a cui si può avere accesso bastano pochi clic e una manciata di secondi.
Inserendo i propri dati utili, il calcolatore di LoanScouter elabora un quadro personalizzato con le migliori proposte degli istituti di credito privati in Italia. Per ottenere le informazioni basta digitare:
- Importo desiderato
- Rata massima che si è disposti a pagare
- Oppure, durata del prestito
Lo strumento gratuito e senza vincoli elabora le informazioni e offre una comparazione immediata tra le proposte di istituti di credito e banche.
Come richiedere un finanziamento NoiPA Piccolo Prestito
I prestiti ai dipendenti pubblici non sono tutti uguali, ma dipendono sia dall’Ente che dal tipo di impiego. Il più comune è NoiPA Piccolo Prestito destinato ai lavoratori pubblici.
La PA, Pubblica Amministrazione, mette a disposizione dei propri dipendenti delle soluzioni con tassi di interesse contenuti e la possibilità di spalmare il pagamento su un periodo maggiore rispetto alla media.
Per avere accesso al credito concesso da Inps è necessario seguire alcuni passaggi. Li descriviamo di seguito.
- Bisogna essere dipendenti pubblici
- La domanda va inoltrata direttamente attraverso il sito Inps
- Per accedere al sito dell’Inps serve avere l’accesso Spid o le credenziali d’accesso
- La domanda di prestito deve essere revisionata internamente all’Istituto
- Una comunicazione ufficiale informa il destinatario dell’erogazione dei fondi entro 30 giorni
- Le rate sono prelevate a monte dallo stipendio del dipendente pubblico per il periodo stabilito.
Una volta completata la procedura e ottenuto il prestito, l’importo viene accreditato direttamente sul conto corrente ed è possibile disporne come si vuole.
In breve, il prestito elargito dalla Pubblica Amministrazione presenta vantaggi e svantaggi, che ricapitoliamo qui:
Pro
- Il tasso di interesse è molto vantaggioso
- Le condizioni per il rientro sono molto flessibili
- La stabilità dell’impiego e delle entrate permette di pianificare le uscite
Contro
- I tempi per processare la richiesta sono lunghi
- L’approvazione può tardare fino a 30 giorni
- Solo gli impiegati pubblici possono farne richiesta
Categorie di dipendenti pubblici che hanno diritto al Piccolo Prestito NoiPA
Categoria d’impiego | Ufficio di Previdenza Sociale |
Tutti i dipendenti pubblici | Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito) |
Dipendenti pubblici assimilati nella gestione ex Inpdap | Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali |
Personale di Poste Italiane S.p.A. | Gestione Fondo Credito ex IPOST |
Domande frequenti sui prestiti Inps
I prestiti che Inps eroga in forma diretta sono quelli riservati ai dipendenti della Pubblica Amministrazione. Quindi si tratta di tutti gli impiegati negli enti pubblici, dai ministeri agli enti locali, passando per gli impiegati con mansioni specifiche come gli insegnanti della scuola pubblica. Anche i dipendenti di Poste Italiane possono avere accesso a questo tipo di credito agevolato e, di fatto, garantito dallo Stato italiano.
Questa particolare tipologia di prestito viene erogata ai dipendenti pubblici attraverso i canali istituzionali. Quindi si deve accedere alla propria area utente dal sito di Inps. È necessario usare il sistema di autenticazione adeguato, ad esempio il proprio SPID. Una volta compilata la richiesta formale da indirizzare al sito di Inps sarà necessario attendere i tempi per l’approvazione della pratica. Se la richiesta andrà a buon fine l’Istituto invierà una notifica alla propria casella di posta sul sito Inps.
Nel 2012 l’istituto di previdenza denominato Inpdap è stato soppresso e inglobato da Inps. Quindi le funzioni che prima erano di pertinenza dell’istituto di previdenza riservato agli impiegati della Pubblica Amministrazione, sono state assorbite da Inps. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale quindi accoglie sotto il suo ombrello le più ampie categorie di impiegati del settore pubblico e privato. Solo ai dipendenti pubblici, però, è concesso ottenere un prestito a condizioni agevolate attraverso il canale ufficiale istituzionale.
In generale la categoria dei dipendenti pubblici è considerata molto affidabile dagli istituti di credito. Banche e in generale gli enti che erogano prestiti attribuiscono punteggi molto alti ai dipendenti della Pubblica Amministrazione. Le ragioni sono diverse, soprattutto si predilige la stabilità dell’impiego e lo stipendio fisso che rappresentano garanzie alte. Per questo motivo, prima di inoltrare la richiesta di finanziamento è utile confrontare le proposte di prestito di istituti pubblici o privati. Il calcolatore di LoanScouter permette di confrontare in pochi secondi numerose soluzioni: è facile simulare il valore della rata mensile a seconda dell’importo e della durata ottimali.
Sì. L’Istituto di previdenza sociale concede direttamente prestiti solo ai dipendenti della Pubblica Amministrazione. Però rappresenta una garanzia molto valida se si decide di ripagare il finanziamento con la cessione del quinto della pensione. Anche in questo caso è Inps che ripaga la rata del prestito, inoltrando tale quota mensile direttamente all’istituto di credito che ha concesso il finanziamento. In questo caso, quindi, la liquidità viene emessa da una banca o un’entità finanziaria. Poi il prestito viene risarcito da Inps che detrae fino a un quinto del valore della pensione e lo accredita sul conto dell’ente di credito.
Prestiti per i pensionati Inps ex Inpdap
Come già accennato, un altro canale che permette di accedere al credito è la pensione. I pensionati, fatta eccezione chi percepisce la minima, possono ricorrere a soluzioni su misura garantite da Inps.
Infatti, l’Istituto di previdenza sociale può versare fino a un quinto del valore netto della pensione per ripagare i debiti concessi da istituti di credito privati. Si tratta della cosiddetta cessione del quinto a favore dei pensionati Inps ed ex Inpdap.
Rispetto al prestito NoiPA, specificamente pensato per i dipendenti pubblici ed erogato dall’ente previdenziale, il prestito in cambio della cessione del quinto proviene da istituti privati.
Si tratta quindi di un finanziamento concesso da banche e istituti di credito per i quali il valore della pensione rappresenta una garanzia di solvibilità.
La cessione del quinto della pensione è quindi un prestito personale a tutti gli effetti e dà diritto a ottenere la liquidità necessaria sul proprio conto corrente. Una volta accettata la pratica, l’entità che accorda il finanziamento ha il mandato dell’Inps per ricevere una quota della pensione con cadenza mensile. In questo modo il pagamento delle rate è assicurato perché sottratto a monte dall’importo effettivamente versato con la pensione.
Una soluzione semplice cui si accede in pochi e semplici passaggi.
- Valutare l’effettiva quantità di denaro necessaria
- Comparare le offerte delle entità che accordano un prestito in cambio della cessione del quinto
- Selezionare la soluzione più conveniente
Grazie al comparatore di LoanScouter questa verifica avviene in pochi passaggi, bastano pochi secondi e il calcolatore mostra i prodotti compatibili con i propri criteri di ricerca.
Perché un dipendente pubblico dovrebbe confrontare altri prestiti
I prestiti Inps per i dipendenti pubblici sono un grande vantaggio per chi conta su un impiego presso un ente pubblico. Non sempre però questo canale rappresenta la soluzione ottimale per chi cerca di risolvere un problema specifico.
Per esempio, potrebbe essere necessario ottenere liquidità rapidamente. Di solito i prestiti concessi dagli istituti di credito che operano online hanno il vantaggio di essere molto veloci.
Vale la pena ricordare che gli istituti privati danno grande valore ai contratti chiusi con i dipendenti pubblici, per via dell’alta garanzia di solvibilità che offrono un guadagno di per sé.
Però potrebbe presentarsi l’opportunità di ottenere condizioni altrettanto vantaggiose per un prestito anche da parte di un istituto privato, non solo dall’Inps. Inoltre con tempistiche più celeri.
Vale sempre la pena concedersi il tempo per fare una scelta oculata e attenta, comparando tutte le migliori offerte attive in un determinato momento.
Prima di sottoscrivere un contratto bisogna anche valutare l’impatto del saldo mensile della rata sul budget familiare. Per semplificare questo calcolo si può fare una simulazione di prestito prima di inoltrarne la richiesta. Si tratta di un’operazione semplice e veloce che richiede appena pochi secondi. Con questi dati alla mano, stimando durata e importo della rata, si può prevedere come il saldo della rata può incidere sul budget familiare.
Esempio di prestito rappresentativo:
Importo del prestito | 6 000 € |
Numero rate | 48 |
Importo rata | 140,17 € – 151,60 € |
Tasso di interesse annuale | Min. 5,73 % – Max 9,80 % |
Durata minima – massima | 12 – 240 mesi |
Tassa di iscrizione | 0 € |
Totale interessi | 728,16 € – 1 276,80 € |
Totale pagamenti | 6 728,16 € – 7 276,80 € |
Cosa sapere prima di chiedere un prestito
Ci sono alcune cose che bisogna sapere prima di chiedere un prestito. Che si tratti della richiesta un prestito a Inps per i dipendenti pubblici oppure di una richiesta a un istituto di credito privato, le regole principali rimangono sempre le stesse.
1. Definire l’importo di cui si ha bisogno
Non è così scontato definire l’importo effettivo di cui si ha bisogno, specie quando non si deve finanziare un acquisto in concreto. In questo caso, stabilire la reale cifra utile per concludere un progetto è molto importante.
Per non rischiare di ritrovarsi con un importo insufficiente è bene valutare tutte le spese accessorie. Per esempio, per finanziare l’acquisto di un’auto usata non basta conoscere il prezzo fissato dal rivenditore, ma anche le eventuali spese accessorie come il passaggio di proprietà, la stipula dell’assicurazione RC auto, il bollo, e così via.
2. Valutare l’incidenza della rata sul budget
Ogni famiglia ha spese fisse che deve sostenere ogni mese, dalla spesa all’affitto. Ognuno conosce bene la propria situazione economica e per questo è necessario che il carico di debiti non superi il 20% delle entrate.
3. Decidere se estinguere il debito in un tempo lungo o breve.
Ricorda: una durata maggiore corrisponde a una rata più bassa, ma nel complesso il prestito potrebbe costare di più. Al contrario, una rata più alta pagata per un periodo più breve, il più delle volte, comporta un costo del denaro più contenuto.